Una landing page ben progettata può fare la differenza tra un utente che abbandona il sito in pochi secondi e uno che compila un modulo, effettua un acquisto o richiede informazioni. Ottimizzare una landing page non significa solo migliorarne l’aspetto grafico, ma guidare strategicamente l’utente verso l’azione desiderata.

Vi sono varie best practice efficaci per ottimizzare una landing page e quindi aumentare il tasso di conversione.
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Definisci un obiettivo chiaro
La prima regola d’oro è costruire la landing page attorno a un solo obiettivo: può trattarsi della raccolta di contatti tramite un modulo, del download di un contenuto gratuito come un e-book, dell’iscrizione a un evento o dell’acquisto di un prodotto. Più l’obiettivo è definito, più sarà semplice progettare un flusso logico che accompagni l’utente verso l’azione desiderata. Troppe call to action o link secondari rischiano invece di distrarre, abbassando il tasso di conversione.
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Lavora su un headline d’impatto
Il titolo principale è il primo elemento che cattura l’attenzione, e in pochi secondi deve comunicare valore. Una buona headline non si limita a descrivere l’offerta, ma evidenzia chiaramente il beneficio che l’utente otterrà. È importante che il messaggio sia immediato, comprensibile e in linea con l’intento di ricerca dell’utente. Idealmente, dovrebbe anticipare una soluzione concreta a un problema sentito.
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Cura il copy in ottica persuasiva
Il testo della landing page deve guidare l’utente con fluidità, rispondere alle sue domande implicite e abbattere ogni possibile frizione. Usa uno stile diretto, privo di tecnicismi inutili, e punta su vantaggi concreti. Includere testimonianze o recensioni aiuta a rafforzare la credibilità, mentre un tono coerente con l’identità del brand crea continuità e fiducia. È anche utile suddividere il testo in sezioni ben distinte, con titoletti chiari e paragrafi brevi, per favorire la lettura anche da mobile.
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Rendi la call to action impossibile da ignorare
La call to action è il punto focale della landing page. Deve essere ben visibile, facilmente cliccabile e posizionata nei momenti chiave del percorso utente. Usa verbi d’azione che invitano a compiere un gesto immediato, come “Scarica ora” o “Prenota la tua demo gratuita”. Il colore del bottone deve risaltare rispetto al resto della pagina, e il testo dovrebbe trasmettere urgenza o valore.
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Semplifica il form
Molte conversioni si perdono a causa di form troppo lunghi o complicati. Chiedi solo le informazioni essenziali e spiega chiaramente perché dovrebbero lasciarti i loro dati. Inserire rassicurazioni sulla privacy può aiutare a superare la diffidenza iniziale. Dove possibile, valuta l’utilizzo di moduli progressivi, che si adattano al comportamento dell’utente e permettono di raccogliere dati in più fasi.
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Progetta un design semplice, ordinato e responsive
Un buon design è quello che mette il contenuto in primo piano e accompagna l’utente nella lettura. Utilizza layout a blocchi, colori coerenti con il brand e una gerarchia visiva ben definita. Riduci gli elementi decorativi non funzionali e assicurati che la pagina sia ottimizzata per ogni dispositivo: la navigazione da mobile è oggi più importante che mai, e una pagina non responsive rischia di allontanare la maggior parte degli utenti.
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Ottimizza i tempi di caricamento
La velocità è un fattore critico: secondo Google, oltre la metà degli utenti abbandona una pagina che impiega più di tre secondi a caricarsi. Riduci il peso delle immagini, limita gli script esterni non indispensabili e sfrutta tecniche come la compressione e il caching. Una landing page veloce migliora non solo l’esperienza utente, ma anche il posizionamento sui motori di ricerca.
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Testa e migliora costantemente
Non esiste una versione perfetta della landing page: l’unico modo per ottimizzarla davvero è testare, analizzare e adattare. Con strumenti come Google Optimize, Hotjar o VWO è possibile effettuare A/B test su titoli, colori dei bottoni, immagini e altri elementi cruciali. Analizzare mappe di calore o registrazioni delle sessioni aiuta a comprendere come si comportano gli utenti sulla pagina e dove si bloccano. Ogni piccola modifica può portare a un miglioramento misurabile nel tasso di conversione.
Da non dimenticare, infine, il ruolo fondamentale dei cookie e degli strumenti di tracciamento. Questi dati permettono di creare landing page sempre più personalizzate e performanti, capaci di adattarsi ai comportamenti degli utenti e di alimentare strategie di remarketing mirate. Una buona landing page è dinamica, costruita sull’ascolto e sull’evoluzione continua.