Posizionamento SEO di un sito web: le 5 regole fondamentali

Posizionamento SEO di un sito web: le 5 regole fondamentali

Hai un sito web, sai che cos’è la SEO (Search Engine Optimization, l’ottimizzazione per i motori di ricerca), sei consapevole della sua importanza nell’economia ma non sai da che parte cominciare quando si tratta di isolare i concetti davvero cruciali del suo funzionamento, e di impostare una strategia efficace per verificare in concreto gli effetti della sua corretta applicazione?

Sei nel posto giusto: in questo articolo vedremo come mettere in atto le tecniche che ti consentiranno di dare al tuo sito il miglior posizionamento SEO possibile, rendendolo idoneo a comparire tra i primi risultati organici dei search engine, cioè i luoghi dai quali prendono il via le attività sul web, a partire dalle query (domande di ricerca), la digitazione delle parole-chiave relative a ciò che stai cercando in rete.

Per lavorare in maniera fruttuosa, dovrai organizzare i processi della tua strategia SEO in maniera strutturata e coerente, operando su tre frangenti principali: la SEO tecnica; la SEO “interna” al sito; la SEO “esterna” al sito. Vediamo di che cosa si tratta.

I tre ambiti della SEO

1. La SEO tecnica

La tecnica SEO comprende tutto l’apparato che riguarda “l’ossatura” del tuo sito – o, per dirla in altri termini, la sua architettura -, cioè il modo con cui i contenuti del sito sono organizzati, in cartelle, file, pagine.

Una buona struttura portante potrà definirsi tale se avrai costruito una corretta Sitemap, ovvero un file importantissimo perché al suo interno sono contenute tutte le informazioni sugli elementi che costituiscono il tuo sito, nonché le loro correlazioni.

La sua giusta realizzazione è così importante perché i motori di ricerca partono proprio dalla lettura di questo file per eseguire la scansione del tuo sito durante il processo di indicizzazione che, a sua volta, rappresenta uno dei capisaldi del suo posizionamento. Un’altra operazione fondamentale che dovrai compiere sarà verificare che il codice sorgente che sta nel backend del tuo sito ( tutto ciò che opera dietro le quinte di una pagina web) sia ben scritto, pulito e privo di errori, come per l’apparato di tag e di link.

2. La SEO “interna”

La SEO “interna” include tutte le attività che si focalizzano sui contenuti testuali, iconografici e multimediali presenti nelle pagine del tuo sito nonché le regole per renderli ottimizzati e quindi facilmente individuabili e indicizzabili dai search engine (motori di ricerca).

In questo caso, i concetti che dovrai tenere, innanzitutto, in considerazione sono: qualità e profondità, poiché gli spider dei motori di ricerca, cioè gli agenti software che scandagliano il web per indicizzare i contenuti giudicano idonei soltanto i contenuti che soddisfano i requisiti di completezza, originalità, alto livello di approfondimento, autorevolezza delle fonti e degli autori, uso corretto della grammatica, dell’ortografia e della sintassi.

3. La SEO “Esterna”

La SEO “esterna” si basa soprattutto sul costruire un buon apparato di collegamenti ipertestuali e cercare di accrescere il numero di riferimento in ingresso al tuo sito, quanto più possibile autorevoli in modo tale che possa godere di un vantaggio competitivo in termini di presenza nelle SERP (Search Engine Results Page).

Ora che hai compreso le differenze tra le varie attività SEO, sarai in grado di lavorare sul posizionamento, seguendo le 5 regole trasversali che troverai di seguito:

1.Concentrati sulle keyword

Dovrai fissare come punto di partenza ideale la realizzazione di un elenco di parole-chiave corrispondenti agli argomenti che costituiscono i temi cardine del suo sito e quelli che tratterai all’interno dei contenuti che andrai a sviluppare per tenerlo sempre aggiornato: ne bastano una dozzina.
Tieni conto, però, che, trattandosi, qui, di termini generici, avrai volumi di ricerca molto alti ma che porteranno poche conversioni perché la concorrenza è molto elevata. Pertanto, considera la suddetta lista propedeutica e, per ciascuna delle keyword individuate, prepara un ulteriore elenco di keyword, almeno un’altra decina per ciascuna parola chiave principale che avrai individuato.

Più saranno specifiche – e più contenuti realizzerai per ognuna di esse – più sarai in grado di intercettare specifici bisogni degli utenti e, di conseguenza, saranno maggiori le probabilità di trasformare il traffico di tali contenuti in preziosi lead (guide).

2. Armonizza le keyword al contenuto

Se pensi che una buona tecnica per posizionare il contenuto consista nel collocare al suo interno più di una parola chiave, sei sulla strada sbagliata.

Questa modalità, racchiusa nei concetti di keyword density e di keyword stuffing (che consistono entrambi nell’accrescere la percentuale di ripetizione delle parole chiave in uno stesso contenuto), oggi non funziona più e, anzi, le ultime versioni dell’algoritmo di Google hanno duramente penalizzato questo genere di artifici. Al contrario, la tattica migliore è creare un singolo contenuto per ciascuna parola-chiave prescelta.

3. Crea e sviluppa un piano editoriale

La produzione di news e approfondimenti i cui topic afferiscono ai temi della tua attività è uno dei modi migliori per ottenere un posizionamento SEO efficace e, allo stesso tempo, per coinvolgere i tuoi utenti.
Gli articoli devono contenere informazioni utili e originali che seguano le best practice di scrittura. Quindi, concentra l’attenzione su titolo, meta title, H1, alt tag delle immagini, e su ogni altro elemento che possa far capire a Google quali sono gli argomenti-chiave del sito per i quali vuoi posizionarti.

A seconda che si tratti di notizie o di approfondimenti, la frequenza di pubblicazione dovrà essere quotidiana o settimanale, pertanto creare e seguire un piano editoriale sarà propedeutico a decidere, organizzare e programmare i contenuti che deciderai di pubblicare.

4. Attenzione alla velocità

La velocità è un parametro di valutazione fondamentale per il posizionamento SEO ed è, quindi, importante che tu inserisca nella tua dotazione di strumenti di monitoraggio anche quelli che verificano che il tuo sito sia veloce e reattivo, soprattutto nella fruizione dai dispositivi mobili.

Per questa ragione, è buona norma che l’impianto generale del tuo sito sia responsive, ovvero che le pagine siano formattate sul display in modo tale da cambiare il loro aspetto in base alle dimensioni e alle caratteristiche di quest’ultimo, consentendo di visualizzare i contenuti e le informazioni indipendentemente dalla tipologia del dispositivo che si sta utilizzando.

In termini di posizionamento SEO, velocità si traduce anche in leggerezza, e ciò significa che, con l’accrescere della presenza sul tuo sito di contenuti multimediali dovrai fare in modo che le loro dimensioni si mantengano sempre entro determinati limiti poiché il loro peso eccessivo potrebbe rallentare il caricamento delle pagine e penalizzare il sito da un punto di vista SEO.

5. Metti in atto una strategia di link building

Il link building è “l’oggetto” principale dell’ottimizzazione SEO “esterna” del tuo sito. Si tratta, in sostanza, di una strategia tesa ad attrarre link esterni – i cosiddetti backlink – al proprio sito, per guadagnare autorevolezza agli occhi dei motori di ricerca. Il modo più efficace per trarre vantaggio dal link building è compiere una serie di passaggi tesi a far “puntare” il più possibile gli indirizzi del tuo sito e dei tuoi contenuti. Per esempio, sui siti dei tuoi partner, o all’interno di directory e portali oltre che, ovviamente, sui social media.

Occhio, infine ai broken link, i link rotti, sia quelli interni che quelli al tuo sito che sarai riuscito a disseminare per il web: presta sempre un’adeguata attenzione ad individuarli e, se necessario, a ripararli o farli riparare.

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