Lead generation: cosa vuol dire e perché è importante

Lead Generation

Meishi koukan. No, non si tratta di qualche strana strategia di marketing digitale dal nome impronunciabile né di un modo improbabile di iniziare un articolo online. Si tratta del cosiddetto “rituale dei biglietti da visita”, una pratica pressoché obbligatoria in Giappone quando si partecipa a un incontro d’affari: gli interlocutori devono scambiarsi i biglietti da visita prima di iniziare qualsiasi trattativa o conversazione. In questo modo si sa con certezza con si stia parlando e, soprattutto, per quale azienda lavori.

Qui in Occidente l’etichetta riguardante il mondo del lavoro è più flessibile e il rapporto con un potenziale cliente, sebbene molto importante, può iniziare in modo meno formale. In ogni caso, esistono regole non scritte da seguire anche nella nostra cultura ed è consigliabile studiare una strategia per generare contatti e mantenerli nel tempo.
La lead generation è proprio questo: l’insieme delle tattiche e degli strumenti che ti permettono di generare contatti.

La buona notizia è che, grazie alla diffusione di internet, è diventato molto più facile di prima: addio rubriche, agendine, post-it o enormi archivi, adesso puoi farlo facilmente online tramite pagine di siti web, moduli, social network, email etc. E una volta attratto e attirato un potenziale cliente, puoi sfoderare tutto il tuo fascino e trasformarlo in un cliente vero e proprio.

Perché è importante avere una strategia digitale per ottenere nuovi clienti

Strategia digitale

La saggezza popolare ci insegna che “buona fortuna non dura”. Significa, in poche parole, che non bisogna lasciare nulla al caso, neanche la possibilità di ottenere nuovi clienti. E quale modo migliore di combattere il “caso” se non pianificando le tue mosse? Ecco perché è importante avere una strategia digitale nel quale inserire le tue tattiche di generazione contatti.

Quasi tutti sono connessi a internet in continuazione: che siano attaccati a uno smartphone su un tram oppure seduti alla scrivania in ufficio, è proprio lì che devi raggiungerli. E per farlo nel migliore dei modi, la tua attività ha bisogno di un approccio di marketing digitale completo.

I vantaggi? È presto detto:

  1. imparerai chi sono le persone più interessate a ciò che vendi e a comunicare direttamente con loro;
  2. abbatterai un sacco di costi inutili;
  3. scoprirai cosa funziona e cosa no nelle tue strategie in tempo reale e correggerai il tiro strada facendo;
  4. potrai misurare con i dati il successo delle tue tattiche.

Delineando un piano potrai coinvolgere più pubblico, acquisire nuovi clienti e far crescere il tuo business.

Ma davvero è più conveniente cercare nuovi clienti online? Vediamolo insieme.

Differenze tra digital marketing e marketing tradizionale

Marketing digitale vs marketing tradizionale

Per scoprirlo, è bene prima capire quali siano le differenze tra cercare nuovi clienti online, ovvero fare digital marketing, e cercarli offline, ovvero applicare strategie di marketing tradizionale. Ma…

Cos’è il marketing tradizionale?

Il marketing tradizionale è l’insieme di quei metodi e mezzi di comunicazione che non si trovano su internet e che permettono di raggiungere un ampio pubblico, ma molto variegato (senza quindi poter capire se si tratta di un pubblico interessato oppure no).

I principali mezzi di marketing tradizionali sono:

  • Stampa (riviste, giornali, etc.);
  • Trasmissione (TV, radio, etc.);
  • Direct Mail (cataloghi, cartoline, etc.);
  • Telefono (telemarketing, sms marketing, etc.);
  • All’aperto (cartelloni pubblicitari, volantini, etc).

In poche parole, sono i mezzi utilizzati per fare pubblicità o comunicazione da quando ognuno di noi è in grado di ricordare.

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Gli strumenti

Ok, sei arrivato a leggere fin qui. Vuol dire che quello che diciamo ti ha convinto almeno un po’ e che ormai sei stufo di leggere e rileggere che la tua azienda deve servirsi di strategie di marketing online per continuare a crescere. Ottimo.

Ora passiamo a spiegarti quali strumenti si utilizzano per fare digital marketing e, soprattutto, come e perché li si usi. Quindi fai una pausa, riposa un po’ gli occhi, bevi un bicchiere d’acqua. Ora puoi continuare a leggere.

1. Crea un sito web per generare richieste

Il primissimo passo della tua strategia online vincente, se non l’hai ancora intrapreso, è quello di creare un sito web della tua attività.

Il tuo sito web dev’essere prima di tutto una vetrina per presentare la tua azienda al pubblico: descrivi la tua attività, la sua storia, chi ci lavora e i prodotti o i servizi che offri. Aggiungi anche tutte quelle informazioni che possono essere utili a chi vuole contattarti o farti visita: indirizzo, orari d’apertura, numeri di telefono, indirizzo email etc.

Tutto ciò è già un passo avanti, ma ci sono dei piccoli accorgimenti utili a trasformare il tuo sito web in una macchina generatrice di contatti. Vediamone alcuni.

Non finiremo mai di ripetertelo: sul web non è solo importante vendere prodotti o servizi, è anche fondamentale iniziare un dialogo con gli utenti che visitano il tuo sito e i tuoi social. L’email marketing è il settore del digital marketing che si occupa proprio di questo, ma per poterlo sfruttare al meglio devi prima costruire un fornito elenco di contatti interessati alla tua attività. Come farlo? Inserendo moduli di raccolta dati in punti strategici del tuo sito.

Se vuoi metterlo in evidenza potresti inserirlo subito in home page oppure nella pagina Contatti insieme a numeri di telefono e indirizzo.

Ormai lo avrai capito: quello del marketing è il regno delle sigle e delle parole in inglese. Una delle più importanti è CTA, che riassume l’espressione inglese Call To Action che, letteralmente, si traduce in “invito all’azione”. Questa espressione indica qualunque frase, pulsante o bottone che spinge l’utente a effettuare un’azione. Ad esempio scaricare un file, comprare un prodotto oppure vedere un video.

È bene inserire spesso le CTA nel sito, perché servono a guidare l’utente e a “spingerlo” a effettuare le azioni che “ci servono” di più. Quindi, in homepage gli chiederemo “Iscriviti alla newsletter” oppure nelle pagine dei servizi potremmo dirgli “Prova un prodotto gratuitamente”. L’importante è che le CTA siano molto evidenti, chiare ed esaustive: dev’essere chiaro cosa succede se ci clicco sopra. Per questo gli esempi che abbiamo fatto sono sempre meglio di un generico “Clicca qui”.

Immagina di voler acquistare un nuovo telefono, ma non sei sicuro del modello su cui puntare. Ti armi di telefono, chiami un negozio specializzato e ti risponde il proprietario che è molto gentile, ti dà tante informazioni e ti consiglia anche di aspettare l’uscita di quel nuovo modello che sarà anche in offerta tra pochi giorni. Contento del servizio, gli lasci il tuo numero così che ti possa avvisare quando ne avrà a disposizione e aspetti.

Ora, avendo lasciato il tuo contatto per un prodotto che ti interessa e che sei pronto ad acquistare, ti aspetti che il proprietario del negozio ti richiami per avvisarti di quando sarà disponibile. Di certo non penserai che il tuo rapporto con lui finisca lì.

Ecco, se dai modo agli utenti del tuo sito di lasciarti i loro contatti, non devi abbandonare la conversazione con loro. È arrivato il momento di “coltivarli” (come si dice in gergo), ovvero di inviargli comunicazioni che siano interessanti e pertinenti con i loro interessi, facendo attenzione a non intasare la loro casella email. In questo modo manterrai vivo il loro interesse verso la tua attività e non lascerai che si dimentichino di te.

Sito Web per generare contratti
La SEO

2. SEO per migliorare il posizionamento del sito e generare richieste

Ma a cosa serve un sito se nessuno lo visita? Esatto, a nulla. Per questo bisogna fare in modo di coinvolgere più persone possibile. Uno dei modi per ottenere questo risultato viene chiamato SEO (sì, un’altra sigla formata da parole in inglese).

SEO sta per Search Engine Optimization, ovvero ottimizzazione per motori di ricerca, una strategia che permette, grazie ai contenuti del tuo sito, di apparire il più in alto possibile nelle pagine dei risultati di Google.

I principi della SEO prevedono testi ricchi di parole pertinenti al tuo ambito, strutturati in modo che siano di facile lettura e contenenti link ad altri siti di settore. Un’altra buona pratica è quella di creare un sito che sia di facile navigazione e veloce da caricare (soprattutto da smartphone); in questo modo puoi posizionarti più in alto nei risultati dei motori di ricerca, rendendoti più visibile agli utenti interessati alla tua attività.

3. Pubblicità online per non perdere opportunità di business

Esistono tanti modi di fare pubblicità online.

Se fai una ricerca su Google, molto spesso potrai notare che i primi risultati vengono mostrati precisando che si tratta di “Annunci”. Cosa significa? Semplicemente che qualcuno ha sponsorizzato il proprio contenuto in modo che compaia in alto quando qualcuno effettua una ricerca con determinate parole, così da aumentare le possibilità di ottenere più visite di utenti interessati al proprio sito.

Si tratta di una strategia non solo efficace, ma anche piuttosto conveniente poiché il sistema ti permette di pagare soltanto se l’utente clicca sull’annuncio.

Banner è l’equivalente in inglese della parola “striscione” e nel digital è una forma di pubblicità che consiste in un’immagine adiacente ai contenuti. Si tratta quindi di un formato pubblicitario “visual”, basato principalmente sulle immagini; può essere pubblicato su applicazioni e siti di settore affini al tuo o visitati dal tuo pubblico.

Anche sui principali social network come Facebook e Instagram c’è la possibilità di creare degli annunci sponsorizzati che possono contenere foto, video e link al proprio sito. Si tratta di un modo diffuso per raggiungere un gran numero di persone, a costi contenuti e selezionando con estrema precisione il pubblico.

Per concludere, i motivi per investire nel digital marketing per trovare nuovi clienti sono molti: in estrema sintesi, ti permette di comunicare a un pubblico ben circoscritto con una spesa non troppo elevata, trovando nuovi acquirenti interessati ai tuoi servizi o prodotti.

Pubblicità sui motori di ricerca
Calendario Editoriale

4. Strategie di social media marketing per acquisire clienti

Potrebbe sembrare strano, eppure è la realtà: quell’applicazione che usi ogni giorno sul cellulare per leggere le ultime notizie o contattare amici di vecchia data che non vedevi da tempo è perfetta per acquisire nuovi clienti. E non soltanto grazie alla pubblicità, ma anche semplicemente attraverso ciò che puoi pubblicare gratuitamente sulla tua pagina.

Vediamo quali sono le idee che è bene mettere in pratica e quali invece è meglio evitare per attirare nuovi clienti sui social.

Innanzitutto, devi sapere che per usare in maniera strategica Facebook & Co. non basta “essere pratici” di social, ma bisogna studiarli e utilizzarli professionalmente ogni giorno per conoscerne tutti i segreti. E non pensare di poter ignorare queste righe perché la tua pagina ha già “tanti like”: avere like non porta per forza clienti.

Per acquisire clienti bisogna seguire delle regole di base e capire cosa vuole l’utente quando ti cerca.

Iniziamo togliendoci i sassolini dalla scarpa.

Prima di tutto, non limitarti a “esserci”. Non è necessario essere presente su tutti i social esistenti, ma non è neanche abbastanza pubblicare qualcosa ogni tanto, senza un minimo di programmazione o strategia.

Ricorda che i social sono un potentissimo strumento di dialogo con i tuoi clienti. Il modo in cui comunichi con loro, il tono con cui scrivi i post e i commenti, rimarranno bene impressi non soltanto alla persona a cui stai rispondendo in quel momento, ma anche a chiunque leggerà passando di lì per caso. Sii cortese, sii informale, rispondi a più persone possibili e non “scaldarti” in caso di critiche o insulti. Come dicevano i latini, Verba volant, scripta manent: le parole volano, ma ciò che è scritto rimane.

Ma non contano soltanto le parole. Cerca di curare anche le immagini che posti online: se fai foto dei locali della tua attività, cerca di abbellirli il più possibile (metti in ordine, illumina il luogo il più possibile e mantieni l’inquadratura dritta) o affidati a un fotografo professionista. Ricordati che quando navighiamo sul web ci soffermiamo su ciò che ci attira e che sui social, forse più che nella “vita reale”, anche l’occhio vuole la sua parte.

Infine, tieni a mente che non è una gara a chi ha più Mi Piace. Molto spesso sentirai dire che l’importante per una pagina aziendale è il numero di Mi Piace. Noi siamo convinti che, in realtà, sia più importante il numero di clienti acquisiti.

Ad esempio, preferiresti avere una pagina con 10.000 Mi Piace che riceve 10 richieste di contatto al mese oppure una pagina con 5.000 Mi Piace ma 30 richieste al mese? Noi non abbiamo dubbi sulla risposta.

Ma come fare in modo che i Mi Piace si trasformino in contatti e poi clienti?

Ripeti ad alta voce: programma, programma, programma. Il segreto di una buona strategia è quella di pensarla a priori e svilupparla in anticipo.

Per i social della tua attività, quindi, stila un cosiddetto “calendario editoriale”, ovvero un file in cui elenchi

  1. cosa pubblicare
  2. quando pubblicarlo
  3. perché lo pubblichi (qual è lo scopo)

Riguardo al “cosa pubblicare” le possibilità sono innumerevoli. In generale ti raccomandiamo di “raccontarti” ai tuoi utenti: poniti onestamente nei loro confronti e racconta la storia della tua attività e l’aria che si respira tra i tuoi dipendenti. Un’altra cosa che gli utenti cercano sono soluzioni a problemi che riguardano il tuo ambito. Non trattenerti quindi dal dare consigli o dal pubblicare mini guide: chi legge te ne sarà grato e si ricorderà di te nel momento del bisogno.

Non limitarti però a parlare di te stesso: coinvolgi i tuoi utenti, dai informazioni e notizie utili senza per forza collegarle alla tua attività, consiglia e aiuta chi ti pone domande anche quando non ne hai un guadagno diretto.

Il modo in cui scrivi e proponi i tuoi contenuti e, di conseguenza, il loro obiettivo sono molto importanti. In generale, devi seguire tre regole ferree:

  1. posta solo contenuti di valore: acquisirai autorevolezza e rilevanza agli occhi di chi ti legge;
  2. spingi gli utenti a contattarti per avere più informazioni sui tuoi prodotti e servizi;
  3. cerca di essere originale: trova la caratteristica che ti distingue dalla concorrenza ed elevati dalla massa.

Insomma, il social media marketing è uno strumento molto potente per acquisire nuovi clienti, ma dev’essere maneggiato con prudenza e sapienza.

5. Campagne email marketing senza fare spam

Ti è mai capitato di aprire la tua casella email e notare una cartella chiamata “Spam” oppure “Posta Indesiderata” in mezzo a quelle di “Posta in arrivo” e “Posta inviata”? Ecco, all’interno di quella cartella finiscono automaticamente tutti i messaggi che il sistema considera indesiderati perché puramente pubblicitari oppure proprio pericolosi (contenenti virus o link sospetti).

Può capitare, però, che finiscano in quella cartella anche email perfettamente normali, che però l’algoritmo sbaglia a giudicare. E può succedere anche alle email che invii tu per dare visibilità alla tua attività o per comunicare con i tuoi clienti. Ma come evitare che questo succeda?

Basta seguire alcune semplici regole e qualche trucco.

La prima regola da seguire (che è in realtà una vera e propria legge europea, chiamata GDPR) è quella di inviare messaggi solo a chi ha accettato di ricevere le tue comunicazioni. C’è la possibilità di acquistare elenchi di indirizzi email online, ma sono molto controproducenti e portano nella grande maggioranza dei casi i sistemi informatici a marchiare il tuo indirizzo email come indesiderato.

Nel caso in cui la tua lista, invece, sia composta solo da indirizzi di utenti effettivamente interessati a ricevere le tue comunicazioni, si dice che è “pulita” ed è molto più probabile che le tue email non vengano bloccate.

Acquistare una lista aumenta di molto le possibilità di averne una “sporca”, ma anche costruendola autonomamente nel tempo può succedere di ritrovare all’interno indirizzi scritti sbagliati o non più in uso. Questo comporta un aumento del cosiddetto “tasso di rimbalzo” delle tue email, ovvero la percentuale di messaggi che non vengono consegnati perché l’indirizzo non esiste più o non è utilizzato.

Avere una lista “sporca” significa una maggiore possibilità di essere marchiato come spam. Il consiglio, quindi, è di tenere monitorato questo dato e darti alle pulizie di primavera di tanto in tanto: elimina gli indirizzi abbandonati o che non aprono mai le tue comunicazioni, spolvera via quelli scritti male e rinfresca la tua lista. Le caselle email dei tuoi utenti te ne saranno grate.

È ancora più semplice risolvere questo problema utilizzando software di invio newsletter, che automaticamente ripuliscono la lista dalle e-mail in errore. Un’altra soluzione è quella di vagliare la tua lista con dei programmi PC appositamente creati.

Come dicevamo, ci sono alcune regole da seguire, ma anche dei trucchi da mettere in pratica. Ad esempio, evita in tutti i modi di inviare le email dal tuo programma personale sul computer (come Outlook). Il tempo necessario all’invio e la possibilità di errore sono elevatissimi, perché non si tratta di un software specifico per tanti invii in poco tempo. Fra l’altro, utilizzando questo sistema accresci le probabilità di finire in SPAM.

Ti conviene dotarti di uno strumento professionale per l’invio delle email che deve avere due funzioni essenziali:

  1. Cancellazione automatica dalla lista degli indirizzi che hanno generato dei rimbalzi;
  2. Cancellazione automatica dei “Segnala come SPAM”: cioè la rimozione dalla lista di tutti gli utenti che ti segnalano come spam.

In questo modo, la tua lista di invio rimarrà automaticamente il più “pulita” possibile nel tempo, con pochissime possibilità di errore.

Anche se segui alla lettera tutte queste regole, il messaggio fa sempre la differenza.

Non perdere mai di vista il tuo lettore: è lui al centro della tua strategia di email marketing e lui vuole ricevere soprattutto messaggi utili. Quindi evita i contenuti pieni di “Compra questo”, “Compra quello”, “Oggi Sconto di”, “Domani 3 x 2” altrimenti la lista raccolta con molti sforzi e costi, piano piano andrà svuotandosi invece che arricchirsi di potenziali clienti.

L’origine del nome spam è curiosa e merita di essere raccontata. Ti ricordi dei Monty Phyton? Si trattava di un gruppo di attori comici britannico attivo soprattutto durante tutti gli anni ‘70 e i primi anni ‘80. Diventarono molto famosi grazie ai loro film per il cinema (come Brian di Nazareth Il senso della vita), ma prima di quelli avevano uno show televisivo comico dove mettevano in scena numerosi sketch, uno più pazzo e divertente dell’altro.

In uno di questi sketch, una coppia di mezza età si trova in una tavola calda e chiede alla cameriera cosa offra il menù. Quest’ultima inizia a elencare i piatti, ripetendo molto spesso la parola “SPAM”, che tutt’oggi è un brand di carne in scatola (SPicy hAM – prosciutto piccante) in vendita nei paesi anglosassoni.

Quel continuo ripetere la parola spam ha spinto chi ha teorizzato il concetto di “Posta indesiderata” a collegarlo alle numerose email tutte uguali a cui erano sottoposte le nostre caselle prima dei filtri automatici.

Email marketing
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Conclusioni

Tutte le informazioni contenute in questa pagina sono soltanto una piccola parte di tutte le nozioni che un professionista del settore deve padroneggiare. Non a caso, nelle agenzie molto spesso sono figure diverse a occuparsi dei vari ambiti del digital marketing, e non una persona sola che fa tutto.

Ti consigliamo, quindi, di selezionare un partner affidabile per la comunicazione digitale della tua attività: occuparsi della gestione di un’azienda e in contemporanea delle varie strategie di marketing da utilizzare su internet è indubbiamente molto faticoso e richiede molto tempo a disposizione.

Invece, affidandoti a un’azienda di professionisti, potrai davvero sfruttare tutte le potenzialità del digital marketing per trovare nuovi clienti e far crescere la tua attività.